La disperazione racchiusa in un grido d’aiuto. Il singolo “Angel of Death” di Rebecca Carbone mette al centro la richiesta sconsolata di presenza nei confronti di un’amica a lei molto cara. Il brano si focalizza sul pianto di una persona inerme di fronte al dolore.
In un momento di estraniazione in cui è bersaglio di parole derisorie e giudizi, Rebecca ha soltanto bisogno di amore. Per questo, si aggrappa a un’amica immobile, la quale non risponde al suo bisogno.
Per descriverla, Rebecca Carbone utilizza una immagine molto forte: l’amica è l’angelo della morte. È la persona che dovrebbe salvarla dandole conforto, sicurezza e riparo. Tuttavia, questo amore non arriva, alimentando il dolore corrosivo che la mangia da dentro. Nonostante i dubbi sull’autenticità dell’amicizia, Rebecca resta.
Nell’ultima strofa, l’artista dà piena voce al dolore che l’ha consumata. È un sentimento talmente intenso da poterle far sentire il freddo gelido della morte consumarle la pelle. Rebecca si chiede se è ancora viva, poiché il dolore ha mangiato ciò che la rende umana: la sua emotività.